MARTEDI
300 km e 1790 m d’altitudine separano Srinagar da Leh, la capitale del Ladakh, mi ci vorranno 2 giorni per percorrerle. Il piccolo autobus si lancia all’assalto della strada sconnessa che si snoda tra le montagne. Poco a poco la verde vallata del Cachemire lascia il posto all’aridità dei paesaggi ladakhis, costellata di case bianche con il tetto piatto e di gompas incastonati sulle alture, sullo sfondo di cielo azzurro di una purezza assoluta.
MERCOLEDI
Eccomi dunque arrivata a Leh, antica capitale dei re buddisti del Ladakh. Un’altra cultura, quasi un altro mondo… Ma torniamo alle nostre pecore, o meglio alle nostre capre!
La capra hircus, o capra pashmina è tradizionalmente allevata dai pastori Chang-Pa che conducono una vita nomade sugli altopiani dell’Himalaya, in particolare in Chang Tang, vicino al lago Tso Moriri. Sarebbero lì ora, quindi è lì che vado. L’autobus collega Leh a Korzok 3 volte al mese, sfortunatamente era ieri. Poiché non voglio aspettare altri 10 giorni, devo trovare una jeep da condividere…
DOMENICA
E partiamo per 8 ore di strada. Vi risparmio le fermate impreviste, questa volta era la costruzione di un ponte da parte dell’esercito. Chiudono la strada per 3 ore, sono impegnati a montare il loro ponte, poi riaprono brevemente per lasciare passare i veicoli che hanno aspettato e si ricomincia. Viaggiare in Asia insegna la pazienza…
Ma l’obiettivo è vicino e vedo le prime tende in pelo di yak. È una vita molto dura, le temperature invernali raggiungono -30°C. I pastori guidano le mandrie nei pascoli, più la capra ha freddo, migliore sarà la qualità del suo piumino e questo garantisce il loro sussistenza. Per evitare ogni deriva e proteggere i nomadi, il prezzo è stato fissato dallo stato indiano, 3700 Rp per 2 kg di piumino grezzo (ossia 50 euro circa). L’uomo spiega che un tempo alcuni commercianti cachemiri scambiavano il piumino con il riso, approfittando della loro ignoranza. Fortunatamente, ciò non succede più. Estremamente artigianale e tradizionale, la produzione di cashmere in Ladakh rappresenta solo il 2% circa della produzione mondiale, molto lontana rispetto al leader assoluto, la Mongolia interna (Repubblica popolare della Cina). Tuttavia il piumino di pashmina sarà prodotto solamente nelle regioni himalayane.
La capra viene pettinata al mattino in modo da raccogliere il vello interno, detto anche peluria o piumino; poi i peli più lunghi vengono tagliati con le cesoie. Non sembra amare troppo tutto ciò poverina, la capra pashmina è una principessa che non apprezza che le si tirino i capelli…
Una parte del mondo persa ai confini dell’India e della Cina, sulle cime di questo Himalaya dove il cielo azzurro si perde nella purezza delle acque dei laghi di montagna, una terra arida, delle capre, degli yak, e questi uomini dalla pelle conciata dall’estremo rigore del clima che continua malgrado tutto a condurre la stessa vita nomade dei loro antenati.
E’ proprio qui che inizia l’avventura della Pashmina…